Anche il contattare sui social la ex dalla quale si aveva l'ordine di stare lontani integra il reato di maltrattamenti in famiglia. Cass. Pen. del 20 dicembre 2018 n. 57870.
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L'imputazione per reato ex art 572 c.p. aveva determinato nei suoi confronti la misura di divieto di dimora e di avvicinamento alle parti offese, nella specie la ex compagna e la figlia. Dato che l'uomo perpetrava la condotta violenta anche tramite utilizzo di social network infamando la ex e mettendola in condizione di grave disagio, anulla valgono le considerazione dell'uomo di non aver violato alcuna disposizione del tribunale per non aver incontrato la donna. La Corte di Cassazione secondo cui la trasgressione al divieto di comunicazione
con le parti offese, inglobato nel provvedimento di divieto di dimora,
autorizza la configurazione di una delle manifestazioni dei maltrattamenti aggravati,
potendo la prova di esse desumersi dal complesso degli elementi
fattuali altrimenti acquisiti e dalla condotta stessa dell'agente che ha
rivolto alle vittime messaggi vocali minacciosi e messaggi dai
contenuti infamanti pubblicati su Facebook, conferma la pena custodiale.
autore: Zadnik Francesca
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