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Il riconoscimento di paternità corrisponde all'interesse del minore, anche se comporta un nuovo adattamento psicologico al nuovo status. Tribunale di Alessandria, 10 luglio 2018

Tribunale di Alessandria, sentenza 10 luglio 2018 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Domande giudiziali di dichiarazione di paternità, affido, mantenimento, rimborso mantenimento pregresso, risarcimento del danno.
Contestata corrispondenza del riconoscimento paterno all'interesse della minore, la quale era inserita nel nuovo nucleo familiare della madre e individuava la figura paterna nel marito della stessa.
Per il Tribunale, la contrarietà all'interesse del minore può sussistere solo in caso di concreto accertamento di una condotta del preteso padre tale da giustificare una pronuncia di decadenza dalla potestà genitoriale, ovvero di prova di gravi rischi per l'equilibrio affettivo e psicologico del minore e per la sua collocazione sociale.
Il genitore vanta un diritto costituzionalmente garantito al riconoscimento del proprio figlio naturale, che può essere sacrificato solo in presenza di motivi gravi ed irreversibili, tali da far ritenere la probabilità di una forte compromissione dello sviluppo psicofisico del minore.
La CTU ha evidenziato una situazione di profondo disagio della minore, che ha subito nel corso della sua vita numerosi vissuti abbandonici. Le carenze genitoriali rendono necessario un approfondimento istruttorio da demandarsi ai servizi sociali del territorio, di concerto con il servizio di neuropsichiatria dell'azienda sanitaria.

autore: Fossati Cesare