Il tutore può proporre domanda di separazione personale dei coniugi – Cass. 6 giugno 2018 n°14669
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Nella
fattispecie, il tutore di un uomo divenuto invalido a seguito di un
grave incidente stradale, debitamente autorizzato dal Giudice
Tutelare, proponeva domanda di separazione giudiziale dalla moglie:
veniva pronunciata sentenza che veniva impugnata in Cassazione con
diverse doglianze. Pur giungendo al rigetto del ricorso per svariati
motivi, la Suprema Corte fra le righe fornisce diversi spunti
interpretativi interessanti. In primo luogo, sottolinea come sarebbe
stato necessario richiedere al Giudice Tutelare l'autorizzazione a
richiedere l'addebito della separazione, non essendo sufficiente
un'autorizzazione generica, In secondo luogo, afferma che, pure in
assenza di una norma espressa (che esiste per il divorzio), il tutore
può esperire la relativa domanda di separazione, sempre che ciò
corrisponda al volere conosciuto ovvero a un concreto interesse
dell'interdetto, trattandosi di atto personalissimo. Inoltre
afferma che non si deve necessariamente ricorrere a un curatore
speciale per promuovere l'azione. Si noti che il Procuratore Generale era favorevole all'accoglimento del ricorso.
autore: Fossati Cesare
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