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Lo straniero non può essere espulso sulla base esclusiva dell'esistenza di una condanna penale- Corte Giustizia EU C 949/2017

Sabato, 13 Gennaio 2018
Giurisprudenza | Stranieri
Corte Giustizia EU C 949/2017 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Un cittadino colombiano residente di lungo periodo in Spagna riportava due condanne penali per complessivi 15 mesi e si apriva automaticamente il procedimento di espulsione. Ricorreva egli dunque alla Corte di Giustizia. La Corte accoglie le doglianze del ricorrente affermando che a termini dell'articolo 12, paragrafo 1, della direttiva 2003/109, gli Stati membri possono quindi adottare una decisione di allontanamento nei confronti di un soggiornante di lungo periodo soltanto qualora egli costituisca una minaccia effettiva e sufficientemente grave per l'ordine pubblico o la pubblica sicurezza, mentre il successivo paragrafo 3 enuncia che, prima di emanare un provvedimento di allontanamento nei confronti di un cittadino di uno Stato terzo, soggiornante di lungo periodo, lo Stato membro considera la durata del soggiorno nel suo territorio, l'età dell'interessato, le conseguenze per quest'ultimo e per i suoi familiari, nonché i vincoli con il paese di soggiorno o l'assenza di vincoli con il paese d'origine. Di conseguenza, una decisione di allontanamento non può essere adottata nei confronti di un cittadino di uno Stato terzo, soggiornante di lunga durata, unicamente in ragione del fatto che è stato condannato a una pena privativa della libertà personale superiore a un anno.

autore: Fossati Cesare