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La pensione sociale percepita dall'ex moglie va per forza valutata per contemperare l'assegno divorzile. Cassazione, sentenza n° 18092 del 14 settembre 2016

Venerdì, 16 Settembre 2016
Giurisprudenza | Separazione e divorzio | Legittimità
Corte di Cassazione, sentenza 14 settembre 2016 n. 18092 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Viene rinviata nuovamente alla Cda la questione sull'incidenza della percezione della pensione sociale da parte di una donna alla quale era stato riconosciuto il diritto a percepire l'assegno divorzile.

La corte di Appello non ha nuovamente dato rilevanza alla percezione dell'assegno di mantenimento. Il giudice ha sostanzialmente ignorato il dictum della Cassazione, limitandosi in conclusione a rilevare che la fissazione della misura dell'assegno in € 250 mensili trovava giustificazione nella valorizzazione degli elementi di cui il primo giudice d'appello aveva già tenuto conto e "non era inficiata" dalla titolarità della pensione sociale.

La sentenza ha dunque confermato la decisione cassata sulla scorta del medesimo percorso motivazionale, senza chiarire perché la percezione da parte della richiedente di un reddito mensile fisso (sia pure modesto) non influiva in alcun modo sulla determinazione del quantum dovuto dal marito.

autore: Zadnik Francesca