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Comunicato dell'Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia - 14 dicembre 2013

COMUNICATO
DELL'OSSERVATORIO NAZIONALE SUL DIRITTO DI FAMIGLIA
AVVOCATI DI FAMIGLIA
[14 dicembre 2013]
 
Dal testo del decreto legge 12 settembre 2013, n. 104 coordinato con la legge di conversione 8 novembre 2013, n. 128 resta confermato che dal 1° gennaio 2014 "sono soppresse tutte le esenzioni e le agevolazioni tributarie anche se previste in leggi speciali" (e quindi anche in quelle previste nell'art. 19 della legge 74/87 sull'esenzione in sede di divorzio e separazione) relative agli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di beni immobili o di diritti reali immobiliari.
Nessuna consolazione può venire dal fatto che l'aliquota dell'imposta di registro per tali atti traslativi scenderà al 2% (dal 3%) se prima casa, anche perché la stessa imposta sale al 9% (dal 7%) se non prima casa.
La miopia di una classe dirigente ormai del tutto incapace di selezionare, nell'interesse dei cittadini, gli obiettivi delle politiche fiscali, mortifica una prassi che era molto diffusa nelle separazioni e nei divorzi e che aveva finora consentito di utilizzare – attraverso l'esenzione fiscale - i trasferimenti di ricchezza per regolare i rapporti post matrimoniali tra coniugi e favorire nel coniuge debole l'acquisizione di una maggiore sicurezza per il futuro.
Ora anche questo strumento diventerà di difficile utilizzazione essendo evidente che una tassazione analoga a quella commerciale non renderà affatto appetibile il ricorso a tali tipi di accordi.
L'avvocatura familiarista non può che esprimere preoccupazione per questo ritorno al passato che comporterà di fatto la scomparsa di uno strumento che la Corte costituzionale aveva più volte ritenuto funzionale agli obiettivi di tutela che il diritto di famiglia è chiamato a perseguire.
Il Presidente
(avv. Gianfranco Dosi)

autore: Ortolani Pietro