inserisci una o più parole da cercare nel sito
ricerca avanzata - azzera

L'avvocato di famiglia ed il nuovo ordinamento professionale

 

XII Forum dell'Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia, Firenze 4-5 ottobre 2013

Si è svolto il 4 e 5 ottobre 2013 a Firenze - nella cornice splendida del complesso monumentale dell'auditorium di Santo Stefano al Ponte ed a dieci anni esatti dalla costituzione proprio a Firenze dell'Osservatorio - il XII Forum nazionale della nostra associazione che ha visto riuniti quasi 200 colleghi provenienti da moltissime sezioni territoriali. L'organizzazione è stata curata dalla collega Gabriella Stomaci e dai colleghi della sezione fiorentina dell'Osservatorio – con l'aiuto logistico dell'AIM Group International - ai quali va il ringraziamento dell'associazione. All'iniziativa hanno concesso il patrocinio il Comune di Firenze e l'Ordine degli avvocati della città.

Con un minuto di silenzio all'inizio del Forum sono stati ricordati gli eventi luttuosi di Lampedusa di giovedì 3 ottobre.

Hanno portato il loro saluto la collega Susanna Della Felice in rappresentanza del Consiglio dell'ordine degli avvocati di Firenze – che ha anche partecipato a tutti i lavori del Forum - i rappresentanti delle altre associazioni e, per il Consiglio nazionale forense, l'avv. Stefano Borsacchi; per l'Associazione nazionale forense l'avv. Alessandro Noccesi. A tutti i lavori del Forum ha anche partecipato con grande attenzione – della quale la ringraziamo con affetto – la collega Luisella Fanni presidente dell'AIAF che ha anche portato i saluti della sua associazione.

Ha introdotto i lavori l'avv. Gianfranco Dosi, presidente dell'Osservatorio, che ha ricordato come il forum nazionale sia un momento importante di elaborazione delle linee di azione dell'Osservatorio ed ha sintetizzato alcuni dei problemi sui quali ha auspicato la discussione dei partecipanti in un momento storico come quello attuale, particolarmente esposto al rischio della regressione culturale e del disimpegno progettuale. Sono stati ricordati i principi generali da tener sempre presenti (diritto di famiglia come campo di tutela dei diritti relazionali, libertà e autonomia della famiglia e delle persone, intervento dell'ordinamento giudiziario come garanzia sostitutiva solo il caso di incapacità della famiglia, nuove competenze e specializzazione dell'avvocato nel campo della mediazione, della negoziazione, dell'ascolto, della difesa dei diritti dei minori e degli anziani). Sono state anche ribadite le linee di azione sul versante dell'impegno politico dell'associazione per la riforma dell'ordinamento giudiziario (nella prospettiva della costituzione di sezioni specializzate nel settore famiglia in tutti i tribunali) e per la riforma del processo civile nell'ambito delle controversie di famiglia. Una parte importante dell'intervento di apertura dell'avv. Dosi è stata dedicata alla deontologia e alla necessità di individuare anche principi di ordine etico e comportamentale adeguati al settore specifico di lavoro dell'avvocato di famiglia.

Il prof. Avv. Giuliano Scarselli (ordinario di diritto processuale civile a Siena) –intervenuto nella prima sessione relativa ai profili professionali dell'avvocato di famiglia - ha ricordato i punti salienti della legge di riforma dell'ordinamento professionale forense soffermandosi sui molti problemi che la legge ha impostato e che dovranno trovare applicazione, dal tirocinio all'esame di ammissione, alla formazione delle commissioni di esame, all'accesso all'albo dei cassazionisti, ai compensi e alle tariffe professionali, alla società tra professionisti e alla specializzazione sulla quale – e lo ringraziamo per la sincerità - ha anche espresso il proprio punto di vista critico relativamente anche alla possibilità di considerare realmente specialistico il curriculum formativo previsto per l'accesso al titolo.

Sulla deontologia ha tenuto una relazione veramente interessante l'avv. Stefano Borsacchi (del foro di Pisa e componente del Consiglio Nazionale forense) il quale - dopo aver portato i saluti del Presidente del CNF prof. Avv. Guido Alpa - ha ricordato la giurisprudenza del Consiglio nazionale forense in materia di deontologia e si è soffermato su numerosi aspetti dell'agire professionale nel diritto di famiglia.

Il prof. Giovanni Pascuzzi (ordinario di diritto privato comparato all'Università di Trento) ha portato un contributo importante sul tema della formazione (aiutato da molte slides simpatiche e originali) impostando la sua relazione sui tre livelli fondamentali implicati dal tema della formazione e cioè il primo livello relativo alle competenze cognitive, il secondo livello relativo alle abilità comunicative e il terzo livello relativo agli atteggiamenti e all'etica professionale.

Nella sessione pomeridiana riservata al tema dei profili processuali, ha introdotto i lavori il prof. Avv. Claudio Cecchella (ordinario di diritto processuale a Pisa, responsabile della sezione pisana dell'Osservatorio e componente dell'esecutivo centrale dell'Osservatorio) che, aiutato da molte slides, ha ricostruito con chiarezza il quadro normativo e le fonti internazionali riferibili alle principali funzioni dell'avvocato di famiglia con particolare riferimento al tema dell'ascolto e della difesa del minore, soffermandosi sui concetti di parte sostanziale e processuale dai quali discende la necessità della garanzia della difesa tecnica del minore nei procedimenti che lo riguardano.

Il prof. Avv. Filippo Danovi (ordinario di procedura civile all'Università di Milano - La Bicocca) si è soffermato sul tema dell'ascolto e della difesa del minore, invitando a tener distinte queste due aree e a differenziare il significato normativo delle disposizioni che prevedono l'audizione da quelle che prevedono invece la difesa tecnica del minore, limitando quest'ultima ai procedimenti in cui il minore assume la qualifica di parte processuale.

L'avv. Massimiliano Ravenna del Foro di Cagliari ha trattato il tema dell'avvocato familiarista in relazione alle problematiche del processo penale.

Infine il prof. avv. Andrea Graziosi (ordinario di diritto processuale civile all'Università di Ferrara) ha ricostruito con molta attenzione anche ai profili sistematici, le problematiche dell'ascolto del minore nelle procedure che lo riguardano esprimendo il convincimento, da lui già espresso altrove, che l'audizione del minore costituisca un adempimento che, in quanto previsto a tutela di un diritto della personalità del minore, va sempre previsto ed attuato anche nelle procedure consensuali.

La sera si è svolta l'ottima, simpatica ed elegante cena – una tradizione per ogni Forum - nella villa Viviani di Settignano nei pressi di Firenze.

Nella sessione mattutina di sabato 5 ottobre – dedicata ad alcuni specifici profili processuali - sono intervenute tre colleghe dell'Osservatorio con tre relazioni (che avrebbero meritato maggior tempo e un dibattito) su altrettante questioni di concreto interesse professionale. L'avv. Michela Labriola (responsabile della sezione di Bari e componente dell'esecutivo centrale dell'Osservatorio) ha trattato il tema dell'avvocato di fronte agli interventi di tutela e di sostegno dei minori, ricordando come l'art. 30 della Costituzione preveda l'intervento di garanzie sostitutive del sistema giustizia-servizi in caso di inidoneità dei genitori rispetto alle loro funzioni primarie e che di fronte a questi interventi sostitutivi l'avvocato deve essere capace di mobilitare il massimo di competenze professionali. L'avv. Matilde Giammarco (responsabile della sezione di Chieti e componente dell'esecutivo centrale dell'Osservatorio) ha riferito delle novità in ordine al tema della mediazione ricordando come l'avvocato e il mediatore esercitano due funzioni diverse in contesti che devono rimanere diversificati, ma che non possono non interagire. L'avv. Alessandra Rosati (responsabile della sezione di Prato dell'Osservatorio) ha trattato il tema delle competenze dell'avvocato in ordine all'acquisizione degli elementi di prova per il processo, soffermandosi su quelle che possono essere definite vere e propri indagini difensive nel processo civile – per mutuare l'espressione utilizzata per i difensori dal codice di procedura penale - e in particolare soffermandosi sul rapporto tra diritto alla prova e garanzie relative al diritto alla riservatezza, sul tema dell'uso della prova acquisita illecitamente per la quale il codice di procedura non prevede la sanzione della nullità prevista in ambito penale, sulle testimonianze scritte, sulle investigazioni private, sulla lettura delle dichiarazioni fiscali.

Ha chiuso il Forum una tavola rotonda sul tema della specializzazione della professione forense in ambito familiarista. Vi hanno preso parte, oltre al presidente dell'Osservatorio i rappresentanti delle altre associazioni forensi familiariste. La collega avv. Luisella Fanni, presidente dell'Aiaf, la collega Elena Zazzeri dell'Unione nazionale delle Camere minorili e la collega Maria Gloria Basco di Cammino, Camera minorile nazionale.

Al termine del Forum l'avv. Gianfranco Dosi ha ringraziato i partecipanti e ha auspicato l'elaborazione di un documento riassuntivo sul profilo professionale dell'avvocato familiarista da realizzare nel confronto con le altre associazioni.

autore: Fossati Cesare