L'offesa alla reputazione è risarcibile anche se non configura il reato di diffamazione. - Cass. sez. III, 16 marzo 2005, n. 5677
- Danno non
patrimoniale -
Il comportamento di chi denigri un soggetto agli occhi del suo superiore
gerarchico viola il precetto del neminem laedere ed espone l'agente al risarcimento dei danni
provocati, anche se la sua condotta non integra gli estremi di una fattispecie di reato. L'onore è tra
gli interessi protetti di rilievo costituzionale la cui lesione provoca una riparazione ai sensi
dell'articolo 2059 del codice civile.
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