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La prova del danno da eccessiva durata del procedimento di divorzio deve essere molto rigorosa. - Cass. sez. I, 4 ottobre 2005, n. 19354

Martedì, 4 Ottobre 2005
Giurisprudenza | Responsabilità | Legittimità

- Danno non patrimoniale -
Il nesso causale tra l'eccessiva durata di un procedimento di divorzio ed il venir meno di un nuovo progetto matrimoniale deve essere debitamente provato, non essendo un elemento probatorio sufficiente la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà sottoscritta da chi decise di troncare la relazione sentimentale.Il danno non patrimoniale deve essere inteso come categoria ampia comprensiva di ogni ipotesi di ingiusta lesione di un valore inerente alla persona umana, costituzionalmente protetto, dalla quale conseguano pregiudizi non suscettibili di valutazione economica. Il danno esistenziale costituisce una voce del danno non patrimoniale.

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