Il grave difetto di discrezione di giudizio è analogo alla situazione di incapacità naturale. - Cass. sez. I, 15 settembre 2009, n. 19808
- Delibazione -
L'esistenza nel coniuge di "grave difetto di discrezione di giudizio", ovvero di un vizio
della volontà attinente in modo diretto all'incapacità personale del coniuge di partecipare
efficacemente all'atto, escludendone quel minimo requisito psichico che si richiede per la validità
del vincolo, è cosa ben diversa dalla riserva interiore di escludere uno o l'altro dei "bona
matrimonii" e incide, invece, in modo negativo sulla validità del matrimonio anche nell'ordinamento
civile sotto forma di incapacità naturale.
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