Il mantenimento dei figli segue criteri diversi da quelli previsti per il mantenimento coniugale. - Cass. sez. I, 4 maggio 2009, n. 10222
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Quantificazione -
Lo squilibrio reddituale tra i genitori può costituire riferimento idoneo e
sufficiente ai fini della determinazione dell'assegno di mantenimento in favore del coniuge più
debole. Detto squilibrio costituisce, invece, mero punto di partenza per la determinazione dei
contributi economici dovuti da ciascun genitore per il mantenimento della prole, ferma restando la
necessità di integrare detto parametro con puntuali riferimenti alle necessità specifiche della prole
stessa. Al contrario, si trasformerebbe surrettiziamente l'apporto per il mantenimento dei figli in
un contributo anche per l'ex coniuge.
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