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Il favoreggiamento personale del convivente more uxorio costituisce reato. - Corte cost. 20 aprile 2004, n. 121

Martedì, 20 Aprile 2004
Giurisprudenza | Diritto penale della famiglia

- Favoreggiamento personale (art. 384 c.p.) -
E' manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 307 e 384 del codice penale, nella parte in cui "non includono nella nozione di prossimi congiunti anche il convivente more uxorio, oltre al coniuge, separato di fatto o legalmente". In particolare la Corte sottolinea, conformemente del resto alla sua precedente giurisprudenza, come esistano nell'ordinamento ragioni costituzionali che giustificano un differente trattamento normativo tra i due casi, trovando il rapporto coniugale tutela diretta nell'art. 29 della Costituzione, mentre il rapporto di fatto fruisce della tutela apprestata dall'art. 2 della Costituzione ai diritti inviolabili dell'uomo nelle formazioni sociali.

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