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Il presupposto per l'assegnazione è la convivenza del genitore assegnatario con i figli. - Cass. sez. I, 2 febbraio 2006, n. 2338

Giovedì, 2 Febbraio 2006
Giurisprudenza | Assegnazione della casa | Legittimità

- Presupposti -
L'assegnazione della casa familiare risponde all'esigenza di garantire l'interesse dei figli alla conservazione dell'ambiente domestico, inteso come centro degli affetti, degli interessi e delle abitudini in cui si esprime e si articola la vita familiare. Resta quindi imprescindibile il requisito dell'affidamento di figli minori o della convivenza con figli maggiorenni non autosufficienti; pertanto, se è vero che la concessione del beneficio ha anche riflessi economici, particolarmente valorizzati dall'articolo 6, comma 6, della legge sul divorzio, nondimeno l'assegnazione della casa familiare non può essere disposta al fine di sopperire alle esigenze economiche del coniuge più debole, a garanzia delle quali è unicamente destinato l'assegno di divorzio.

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