La casa familiare può essere legittimamente assegnata al genitore naturale affidatario anche se l'altro genitore naturale vanti sull'immobile un diritto reale o un diritto reale limitato. - Cass. sez. I, 26 maggio 2004, n. 10102
- Filiazione naturale -
Il diritto all'assegnazione della casa familiare in presenza di figli minori è da ritenersi
esteso al convivente di fatto in virtù della sentenza interpretativa di rigetto 166/98 della Corte
costituzionale, che fa leva sul principio di responsabilità genitoriale, immanente nell'ordinamento e
ricavabile dall'interpretazione sistematica degli art. 261 (che parifica doveri e diritti del genitore
nei confronti dei figli legittimi e di quelli naturali riconosciuti), 147 e 148 (comprendenti il
dovere di apprestare un'idonea abitazione per la prole, secondo le proprie sostanze e capacità) cod.
civ., in correlazione all'art. 30 Cost.
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