L'assegnazione della casa familiare comporta una decurtazione del valore dell'immobile. - Cass. sez. II, 15 ottobre 2004, n. 20319
- Divisione -
L'assegnazione della casa familiare ad uno dei coniugi, cui l'immobile non appartenga in via
esclusiva, instaura un vincolo (opponibile anche ai terzi per nove anni e, in caso di trascrizione,
senza limite di tempo) che oggettivamente comporta una decurtazione del valore della proprietà,
totalitaria o parziaria, di cui è titolare l'altro coniuge, il quale da quel vincolo rimane astretto,
come i suoi aventi causa, fino a quando il provvedimento non venga eventualmente modificato; ne
consegue che di tale decurtazione deve tenersi conto indipendentemente dal fatto che il bene venga
attribuito in piena proprietà all'uno o all'altro coniuge, ovvero venduto a terzi in caso di sua
infrazionabilità in natura.
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