La pronuncia di addebito della separazione presuppone la violazione dei doveri coniugali e il nesso causale tra tale violazione e la separazione. - Cass. sez. I, 24 ottobre 2005 n. 20536
- Presupposti -
In tema di separazione personale dei
coniugi, la pronuncia di addebito non può fondarsi sulla sola violazione dei doveri che l'articolo 143
del Cc pone a carico dei coniugi, essendo invece necessario accertare se tale violazione abbia assunto
efficacia causale nella determinazione della crisi coniugale. La reiterata violazione dell'obbligo di
fedeltà coniugale, tanto più se attuata attraverso una stabile relazione extraconiugale, rappresenta
una violazione particolarmente grave di tale obbligo, che, determinando normalmente l'intollerabilità
della prosecuzione della convivenza, deve ritenersi, di regola, causa della separazione personale dei
coniugi e, quindi,circostanza sufficiente a giustificare l'addebito della separazione al coniuge che
ne è responsabile, sempre che non si constati la mancanza di nesso causale tra infedeltà e crisi
coniugale mediante un accertamento rigoroso e una valutazione complessiva del comportamento di
entrambi i coniugi, da cui risulti la preesistenza di una crisi già irrimediabilmente in atto in un
contesto caratterizzato da una convivenza meramente formale.
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