L'esistenza del rapporto di coniugio non implica il naturale diritto conseguente del marito di abusare sessualmente della moglie. Cass. 11 ottobre 2018, n. 46051
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In un caso di reiterate violenze domestiche subite dalla moglie da parte del marito, la corte sottolinea nuovamente "l'inidoneità del legame coniugale a giustificare la pretesa sessuale dell'imputato, richiedendo il lecito
compimento del rapporto sessuale la costante presenza del consenso delle parti coinvolte, non esistendo, in particolare, alcun diritto potestativo del marito al soddisfacimento dei propri istinti sessuali".Il ricorso dell'uomo viene pertanto dichiarato inammissibile.
autore: Zadnik Francesca
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