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Applicabile al comportamento del padre che accoltella il figlio tossico l' attenuante della provocazione. Corte d'Appello di Napoli - Sezione III penale – Sentenz a 26 marzo 2018 n. 266

Venerdì, 7 Settembre 2018
Giurisprudenza | Diritto penale della famiglia | Merito
Corte d'Appello di Napoli  - Sezione III penale – Sentenz a 26 marzo 2018 n. 266 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Secondo orientamento risalente, ai fini della configurabilità dell'attenuante ex art. 62 n. 2) cod. pen., cioè la c.d. attenuante per provocazione, non è richiesto che la reazione iraconda segua immediatamente il fatto ingiusto, ben potendo detta reazione conseguire a un "accumulo" di rancore, sotto lo stimolo di reiterati comportamenti ingiusti, per esplodere anche a distanza di tempo in occasione di un episodio scatenante (Cass. pen., sez. V, 14/02/2005, n. 12860). Invero, la provocazione, oltre che istantanea, può essere lenta protraendosi nel tempo senza mai raggiungere quella intensità di stimolazione tale da produrre nel perseguitato una "conflagrazione reattiva", ma determinando tuttavia in questi una "accumulazione" degli stimoli psichici cui è stato esposto, destinata ad esplodere, all'occasione, nel comportamento violento reattivo all'altrui fatto ingiusto(Cass. pen., sez. I, 17/02/1999, n. 6285)

autore: Zadnik Francesca