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Il minore viene affidato al padre, se dopo la c.t.u. emerge che la figura paterna è la migliore per la serenità e l'equilibrio del bambino. Cass. sent. n° 2770 del 2 febbraio 2017

Mercoledì, 8 Febbraio 2017
Giurisprudenza | Affidamento dei figli | Legittimità
Cass. sent. n° 2770 del 2 febbraio 2017 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Correttamente la corte territoriale, disponendo l'ascolto del minore, ha agito nel migliore interesse dello stesso. All'esito della C.t.u. è stato altresì, precisato che dall'esame non è emerso "alcun segno di alienazione parentale dà parte dell'uno o dell'altro genitore" e che "non si riscontrano nel ragazzino le difficoltà scolastiche paventate dalla madre (S, 6 della sentenza di appello). Talchè la Corte territoriale ne ha tratto la conclusione che fosse del tutto condivisibile l'assunto del c.t.u., secondo cui l'attuale collocazione del minore è maggiormente conforme al suo attuale interesse ed alla sua serenità". La Suprema Corte ha pertanto confermato questa decisione.

autore: Zadnik Francesca