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Il Tribunale di Roma condanna al risarcimento del danno ex articolo 709-ter c.p.c per trentamila euro la madre che ha costantemente denigrato il padre dinanzi al figlio. Tribunale di Roma 11 ottobre 2016, sentenza n° 18799

Mercoledì, 19 Ottobre 2016
Giurisprudenza | Alienazione genitoriale | Merito
Tribunale di Roma 11 ottobre 2016, sentenza n° 18799 per visualizzare l'allegato è necessario autenticarsi

Risarcimento del danno ex articolo 709-ter c.p.c, quantificato in 30 mila euro, per un padre a cui l'ex moglie ha impedito per anni di vedere e contattare il figlio. La signora infatti, oltre ad impedire di fatto che i due si riavvicinassero ed instaurassero un normale rapporto padre-figlio, auspicabile e consigliato dopo la rottura del matrimonio che di per sè stessa distrugge la quotidianità del legame con il genitore non affidatario, ne ha denigrato profondamente la persona.
La donna, infatti, ha deliberatamente screditato l'uomo agli occhi del minore, sistematicamente non presentandosi agli incontri programmati e ostacolando il funzionamento dell'affido condiviso con atteggiamenti denigratori della figura paterna.
Il Tribunale di Roma in questa circostanza si scaglia contro l'atteggiamento della donna, condannata a tale esborso anche in ragione della sua capacità economica, con l'intento dimostratorio e didascalico di scoraggiare l'assunzione di tali gravi atteggiamenti, che possono compromettere per sempre la sana costituzione dei rapporti dei figli di genitori separati e divorziati con il genitore con il quale non vivono.
Permanendo la non coercibilità degli obblighi familiari, il Tribunale ha voluto comunque
chiaramente stigmatizzare tali comportamenti, cercando di disincentivarne l'applicazione.

autore: Zadnik Francesca