I figli sono tutti uguali. Un disegno di legge del Governo e un provvedimento del Senato avviano la riforma della filiazione
Riforma della filiazione |
I
figli sono tutti uguali. E' questo il senso della riforma
che il
Governo ha voluto avviare approvando il 28 ottobre scorso un disegno
di legge che quando
diventerà legge porterà alla revisione completa
della disciplina giuridica della filiazione con la
scomparsa anche di
ogni riferimento alla provenienza "legittima" o "naturale"
della nascita. Il
disegno di legge che ora approderà in Parlamento
per l'approvazione, ridefinisce il titolo IX del
primo libro del
codice civile "Dei diritti e dei doveri dei figli e delle relazioni
tra genitori
e figli" (e si spera che i decreti delegati
sostituiscano, come molti chiedono da tempo, il termine
"potestà"
con quello di "responsabilità") e afferma il principio che
"tutti i figli hanno lo
stesso stato giuridico" (art. 315
bis c.c.) e che ogni figlio (naturalmente minore di età)
"ha
diritto di essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente
dai genitori... e,
se capace di discernimento, di essere ascoltato in
tutte le questioni e le procedure che lo
riguardano" (art, 315
c.c.), importante riaffermazione di un principio che fa già parte
del
diritto vivente, quanto meno dalla ratifica avvenuta in Italia
nel 1991 della Convenzione di New
York del 1989 sui diritti dei
minori.
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autore: Girotto Barbara
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