La comunione legale si scioglie con la delibazione della sentenza di nullità. - Cass. sez. I, 24 luglio 2003, n. 11467
- Cessazione -
La
sentenza ecclesiastica dichiarativa della nullità del matrimonio rende applicabili, per effetto della
delibazione, le norme regolanti casi e modalità di scioglimento della comunione dei beni tra i
coniugi; comunione che continua a sussistere nella forma legale, al fine della divisione in parti
eguali dell'attivo e del passivo (articolo 194, comma 1) per espressa volontà di legge, la cui ratio
coincide con le motivazioni - parità tra i coniugi a tutela di quello economicamente più debole (Corte
costituzionale 6/87) - ispiratrici della riforma del 1975 in materia di regime patrimoniale
preferenziale della famiglia.
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