Non c'è reato di minacce quando il comportamento asseritamente minatorio è teso ad un intento esclusivamente difensivo. - Cassazione penale, sez. V, 27 febbraio 2007, n. 8131
- Minacce (art. 612 c.p.) -
Se è pur vero che una minaccia può
essere commessa anche solo mostrando un'arma alla persona che si intende intimidire, è anche vero che
non vi è minaccia nel mostrare un'arma quando l'autore intenda non già restringere la libertà psichica
del minacciato, bensì prevenire un'azione illecita dello stesso, rappresentandogli tempestivamente
quale reazione legittima il suo comportamento determinerebbe. Da ciò consegue che è palesemente
illogica la motivazione della sua sentenza che ravvisi il reato di minaccia a carico di un soggetto
che, pur avendo mostrato un'arma, aveva accompagnato tale comportamento con la pronuncia di una frase
chiaramente dimostrativa del proprio intento esclusivamente difensivo, finalizzato a prevenire
un'eventuale aggressione ai propri danni.
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