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La differenza tra la dichiarazione di adottabilità e la decadenza della potestà sta solo nella gravità del comportamento presupposto che nel primo caso è inemendabile e nel secondo emendabile. - Cass. sez. I, 5 gennaio 2005, n. 212

Mercoledì, 5 Gennaio 2005
Giurisprudenza | Adozione | Legittimità

- Dichiarazione di adottabilità -
La dichiarazione di adottabilità – rimedio estremo alla situazione di abbandono del minorenne, non espediente finalizzato ad assicurargli condizioni di vita teoricamente migliori in un nucleo familiare diverso da quello di origine – consegue all'accertata carenza di una misura di assistenza materiale e morale ritenuta indispensabile per lo sviluppo armonioso della personalità del minore. Tale difetto di assistenza materiale e morale postula la dichiarazione di adottabilità nell'interesse del minorenne: dichiarazione che, implicando la rescissione di ogni legame coi genitori biologici, rappresenta una conseguenza certamente più radicale rispetto alla perdita della potestà, ma non si fonda su presupposti logicamente contrastanti o diversi da quelli che giustificano l'ablazione o la limitazione di questa, distinguendosene solo per la maggior gravità ed inemendabilità, per cui risultano ostativi allo sviluppo armonico della personalità del figlio. Sul piano concreto, la valutazione dei suddetti caratteri di gravità e inemendabilità della carenza di cure, tale da configurare lo stato di abbandono, ed il giudizio sulla non transitorietà della causa di forza maggiore, costituiscono accertamenti riservati al giudice di merito.

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