L'addebito presuppone una condotta contraria ai doveri nascenti dal matrimoni che determina la intollerabilità della convivenza. - Cass. sez. I, 22 maggio 2009, n. 11922
- Presupposti -
La pronuncia di addebito della separazione non può
essere basata sulla semplice violazione dei doveri di cui all'art. 143 c.c., essendo viceversa
necessario accertare l'eventuale esistenza di un collegamento tra la detta violazione e l
'intollerabilità della prosecuzione della convivenza. Da ciò dunque consegue che, pur a fronte della
constatata esistenza della violazione degli obblighi in questione, l'addebito della separazione va
escluso quando il giudice accerti la preesistenza di una situazione di irrimediabile contrasto fra le
parti o nella quale emerga il carattere meramente formale della convivenza, del tutto autonoma dunque
rispetto alla successiva violazione e tale pertanto da rimanere insensibile agli effetti da essa
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